Con il massiccio NO al referendum del 4 dicembre, gli italiani hanno bocciato una riforma costituzionale sbagliata nel merito e nel metodo e imposto la revisione completa dell’Italicum, la pessima legge elettorale imposta al Parlamento e al Paese a colpi di voti di fiducia.
Per quanto riguarda il nostro Comprensorio, questo riapre tutti i giochi.
Com’è noto, i nuovi collegi elettorali disegnati dalla legge portano alla disgregazione del distretto industriale più grande e importante della Toscana, tutelando interessi diversi da quelli del territorio.
E’ una questione importante di cui mi sono occupato più volte, per cui evito di ripetermi. Chi ha tempo e voglia di approfondire, può trovare qualcosa in questi vecchi articoli:
Classe dirigente – 12 Luglio 2015
Collegi elettorali: Parrini dà i numeri – 18 Luglio 2015
Mazzeo, permetti una domanda? – 6 agosto 2015
Mazzeo, da che parte stai? – 15 settembre 2015
Su questa materia, fondamentale per il futuro di questa area, la classe dirigente di zona (di maggioranza e di opposizione), ha colpevolmente subito i diktat provenienti dall’alto, giustificando le proprie responsabilità con l’ineluttabilità degli eventi o facendo finta di non vedere e di non sapere.
Ora è il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
Ci sono i tempi e le condizioni per aprire un percorso partecipativo che salvaguardi l’unità economica, sociale e politica di quello che una volta era il Comprensorio del Cuoio.